sabato 12 dicembre 2009

Gli abbracci spezzati

Stilisticamente perfetto rimane però un'esecuzione manieristica, anche parecchio stucchevole, di un Almodòvar che sembra un tardo Picasso ormai marchettaro.
Notevoli per perfezione i seni della bionda all'inizio del film.
Sonoro disturbato da effetti ambientali assolutamente inutili ed eccessivi: ticchettio di tacchi, lo sbattere del telefono, il rumore delle auto.
Penelope Cruz se la cava, ma non dovrebbero mai inquadrarle i piedi nè riprenderla quando sale una scala con ringhiera: sembra una nana.
Il protagonista ha l'espressione drammatica di un cefalo di sei giorni.

Nessun commento: