sabato 27 marzo 2010

Alice in Wonderland

Per chi ha letto Alice in Wonderland e Through the looking glass, basta la parte che va dal viaggio in carrozza di Alice con la madre (la magnifica Lindsay Duncan) a quando la ragazza finisce nella tana del Bianconiglio, per comprendere che Tim Burton ha intuito il messaggio di Caroll, un matematico e un logico che attraverso un racconto, - che sembra per bambini - ci porta sulla strada dell'apparente non-sense.

Già dalla scena sul prato è evidente che Alice non è come gli altri, figurine statiche di libro ottocentesco, lei è l'unica che sembra avere vita, Alice è al di là del bene e del male, è non-convenzionale e deve solo scoprirlo inseguendo un coniglione bianco, in panciotto, in un mondo dove tutto può accadere, un mondo di libertà creativa e, perchè no, anche scientifica.

Il resto del film serve a dare uno scopo a quella parte iniziale e, benchè un film con tante animazioni, l'immergersi nel mondo del Bianconiglio e della Regina Rossa diventa per noi naturale come vivere nell'abituale banale realtà a quattro dimensioni.
Felicissima la scelta di un Alice adulta che, dopo le avventure nel sottomondo, diventa padrona di se stessa, pronta alla scoperta del mondo reale, e Mia Masikowska fornisce un'ottima interpretazione della ragazza che matura e cresce attraverso i suoi dubbi.
Johnny Depp e Elena Bonham Carter dimostrano ancora una volta di essere attori completi, capaci di dare vita reale, palpitante e vibrante a personaggi da favola...ma non troppo.

Buon non-compleanno a tutti!

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