domenica 31 ottobre 2010

Inception

Matrix è il film che segna l'epoca in cui la simulazione di un intero mondo era diventata reale per molti: dai mirabolanti utili delle .com ai bond argentini, dai bilanci tutti lustrini di banche e governi, tutto veniva simulato dai computer.

Poi ci siamo svegliati e staccati da una gigantesca Matrix fatta di notizie addomesticate, quotazioni manovrate, bilanci fasullissimi ma certificati.

Ora il mondo è alla deriva: nemmeno Mephisto-Obama ha una Nabucodonosor per distruggere la Matrix, e allora bisogna passare a un livello superiore: manovrare i sogni.

Inception è un film epocale, ci dice che dalla simulazione occorre passare a farci sognare di tornare al livello precedente, che gli architetti del potere stanno costruendo un mondo ancora più fasullo da incistare nelle menti dei poveri umani senza più sogni.

Inception è un film perfetto, e non per ragioni tecniche, di trama o di regia, ma perché segna un punto di svolta culturale, come lo fu il Dottor Stranamore, Arancia Meccanica, Apocalypse Now e The Matrix.

2 commenti:

Seconda serata ha detto...

La svolta è quella di Internet, da cui trarre spunti di riflessione infiniti, video di omaggio, spoiler, ma anche spiegoni più o meno "invasivi". Come per Matrix aspetto con ansia il dvd, magari con la trottola in omaggio.

Seconda serata ha detto...

Questo richiamo di Kubrick, con le citazioni dai suoi film, è senz'altro migliore di quello su Avatar, dove tutti ci hanno visto di tutto. Io ci trovo anche qualcosa di Lost, per lo sconvolgimento dello spettatore.