L'unica cosa bella del film è la barca che porta Bond all'isola sgarrupata.
sabato 17 novembre 2012
domenica 11 novembre 2012
Argo
Sappiamo tutti come va a finire. Sappiamo tutti che c'è l'happy ending. Eppure la tensione c'è fino a che quel benedetto jumbo non alza su il carrello. Nemmeno: finché la hostess non dice che si possono servire alcolici.
E questo è vero cinema: immersivo, mozzafiato, istruttivo e anche divertente, sopratutto le battute dei due cinematografari veri che dissacrano la loro industria effimera e fasulla a tal punto da far credere alla stampa che si sta girando un film vero; una bella metafora di un mondo dove il reale e l'artefatto sono ormai indistinguibili
Ben Affleck non è solo un bravo attore, non ha solo la faccia del ragazzo intelligente, sa pure dirigere bene se stesso e il gruppo di attori che la tensione te la fa sentire, ti c'immergi in quell'atmosfera da incubo sperando che non debba più accadere. Sperando, appunto.
E questo è vero cinema: immersivo, mozzafiato, istruttivo e anche divertente, sopratutto le battute dei due cinematografari veri che dissacrano la loro industria effimera e fasulla a tal punto da far credere alla stampa che si sta girando un film vero; una bella metafora di un mondo dove il reale e l'artefatto sono ormai indistinguibili
Ben Affleck non è solo un bravo attore, non ha solo la faccia del ragazzo intelligente, sa pure dirigere bene se stesso e il gruppo di attori che la tensione te la fa sentire, ti c'immergi in quell'atmosfera da incubo sperando che non debba più accadere. Sperando, appunto.
venerdì 9 novembre 2012
Cogan
Un altro film sulla banalità del male con killer sentimentali e pragmatici inseriti in un circuito criminale gestito come un'azienda con costi, ricavi, perdite e profitti.
Il crimine è perciò solo un affare, come gli altri, in un'America che, come dice Cogan, "non è una nazione, è soltanto business".
E lo dice mentre in TV Obama spara un po' di cazzate patriottiche, democratiche e libertarie per fottere il popolo bue che ci vuole credere.
Il crimine è perciò solo un affare, come gli altri, in un'America che, come dice Cogan, "non è una nazione, è soltanto business".
E lo dice mentre in TV Obama spara un po' di cazzate patriottiche, democratiche e libertarie per fottere il popolo bue che ci vuole credere.
martedì 6 novembre 2012
Cosmopolis
Certi racconti devono rimanere sulla carta. Portati sullo schermo perdono molto, sopratutto se la struttura narrativa non è lineare. Alla fine è parzialmente godibile solo per chi ha già letto il libro e qualche cosa la ritrova.
domenica 4 novembre 2012
Savages
Un John Travolta come attrazione per un film terra...terra, può passare, ma da un Oliver Stone uno si aspetta di più, anche dopo il brutto sequel di "Wall Street".
Se Stone voleva spiegare l'inferno bestiale e selvaggio del mondo dello spaccio, non è per niente riuscito.
Anzi, tutta la storia, compreso il lieto fine "forzato", finisce per essere un gigantesco product placement per chi volesse entrare nel mondo della droga, dove girano milioni, belle donne, amore libero e posti da favola, e i morti decapitati, bruciati o fatti saltare per aria, sono pixel di un video game.
Se Stone voleva spiegare l'inferno bestiale e selvaggio del mondo dello spaccio, non è per niente riuscito.
Anzi, tutta la storia, compreso il lieto fine "forzato", finisce per essere un gigantesco product placement per chi volesse entrare nel mondo della droga, dove girano milioni, belle donne, amore libero e posti da favola, e i morti decapitati, bruciati o fatti saltare per aria, sono pixel di un video game.
sabato 3 novembre 2012
venerdì 2 novembre 2012
Killer Joe
Comincia bene, finisce scontato, con una scena abbastanza inutile che sottopone la povera Gina Gershon a una stupida performance.
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