sabato 9 febbraio 2013

Les Miserables

Rendere in un film il capolavoro di Victor Hugo non è facile, perché condensare nella durata di un film l'universo che lo scrittore descrive, i sentimenti dei personaggi, le loro storie, l'intreccio serrato, può portare ad uno schizzo, un abbozzo di tutto quello che c'è nella storia di Jean Valjean e delle sua redenzione.
Ma in questo film Tom Hooper, già Oscar per "Il discorso del re" ci riesce abbastanza, merito di una sceneggiatura e di una fotografia che cerca di rendere viventi i quadri dell'epoca, senza mai stancare, con un ritmo tale che spesso si dimentica che è un film musicale, con belle musiche, ben interpretate da tutti gli attori.
Straordinaria Anne Hathaway, che merita l'Oscar, ma straordinaria anche Helena Bonham Carter sempre capace di stupire anche in una parte minore ma di gran classe.
Splendido l'inizio del film, epica l'ouverture che fornisce subito la chiave di lettura del film: la resurrezione di Valjean, interpretato da un ottimo Hugh Jackman, redenzione contro tutto e sopratutto contro un Russel Crowe, che interpreta Javert, l'uomo inflessibile che non crede che in ogni umano ci sia una scintilla di Dio.
Bellissima la frase: Amare è vedere Dio nel viso dell'amato.

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